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Meillet, Antoine.

Linguista francese. Può considerarsi il caposcuola della glottologia francese dei primi decenni di questo secolo. Studiò a Parigi, dapprima al Collegio di Francia e successivamente alla Scuola di studi superiori, dove fu allievo di Ferdinand de Saussure. Nel 1890 fece un viaggio nel Caucaso per studiarvi l'armeno moderno e condurre ricerche su antichi manoscritti. Nel 1891 passò a insegnare alla cattedra che era stata di de Saussure e nel 1894 diventò professore ordinario di Antico Iranico. Nel 1902 passò all'insegnamento dell'Armeno nella Scuola di lingue orientali, nel 1906 ottenne al Collegio di Francia la cattedra di Grammatica comparata che era stata di Bréal, mantenendo al contempo l'insegnamento alla Scuola di studi superiori, di cui divenne preside nel 1925. Si ritirò dall'insegnamento nel 1927. Per la vastità dei suoi interessi e la padronanza dei metodi della linguistica comparata, M. può considerarsi uno dei più illustri cultori di linguistica indoeuropea e i suoi studi hanno lasciato una traccia profonda nella storia della glottologia francese. Dedicò notevole impegno alle ricerche sugli stadi linguistici che precedono la formazione dei singoli gruppi indoeuropei, mettendo in luce il carattere sociale e culturale dei fatti linguistici, contro una ricostruzione puramente genealogica delle loro corrispondenze. I dati ottenuti da una analisi comparata delle lingue, secondo M., devono sempre essere messi in relazione con la ricostruzione del momento culturale che li ha prodotti. Per M. la linguistica è un sistema unitario, che sfugge alla pura e semplice comparazione, e deve prendere in esame anche le aree geografiche di diffusione dei fenomeni linguistici e l'uniformità delle tendenze culturali da essi rappresentati. La produzione di M. è molto vasta, e spazia in varie direzioni: alcuni suoi scritti sono opere di linguistica storica, come Elementi di una storia della lingua greca (1913), che da molti è considerato il suo capolavoro, Grammatica dell'antico persiano (1915), Lineamenti di una storia della lingua latina (1928); altri applicano il metodo della glottologia comparata allo studio dei vari idiomi: così Lineamenti di una grammatica comparata dell'antico armeno (1903), Introduzione allo studio comparato delle lingue indoeuropee (1903), Caratteri generali delle lingue germaniche (1917), Lo slavo comune (1924); altre opere ancora hanno carattere divulgativo, come Le lingue dell'Europa nuova (1918) e Trattato di grammatica comparata delle lingue classiche, scritto nel 1924 in collaborazione con J. Vendryès. Tra gli altri scritti di M. ricordiamo: Linguistica storica e linguistica generale (1921), I dialetti indoeuropei (1922), Le lingue del mondo (1924), Il metodo comparato nella linguistica storica (1925), Sulle desinenze secondarie della 3ª persona singolare (1929), Dizionario etimologico della lingua latina (1932) (Moulins, Allier 1866 - Châteaumeillant, Cher 1936).